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Nicoletta Magnani © 2024

PAROLE

con un filo di voce


Il buio arriva in silenzio, scivolando sugli ultimi raggi di sole. Come le parole. Che non dici. Giungono dai tuoi sguardi. Scivolando sui miei. In silenzio. Sopraggiunge, lento, il buio. Come un accumularsi di respiri del cielo. Si sovrappongono, velo dopo velo. Formando questo nero trasparente. Fatto del niente immenso della notte. E ti penso. Aggrappato alla sera e ai suoni della televisione. A ciò che hai deciso, che sia e che sarà. A ciò. Che forse non ti somiglia. La sera scura, non ti meraviglia. Non ti spoglia. Della muta protettiva. Ma prima o poi arriva. E nel silenzio bisbiglia. Trasformandosi in una voglia. Che sfiora il tuo corpo. Sino alla soglia. Dei tuoi pensieri profondi. I cerchi tondi. Di un piccolo sasso caduto nell’acqua. Che provoca una vibrazione. Compaiono solo in superficie. Come ciò. Che la sera sussurrando non dice. Tace. Un silenzio. Di buio. Che scivola pigro ed inarrestabile. Sulle falde dei tetti. Sui muri freddi delle case. Sulle cose. Sulle rose, che non mi porti. Sul mio immaginarti. Sul non vederti. Sui ricordi, di quando parti. Regna il mio silenzio, nel guardarti. Ora. Con un filo. Di voce. Nel buio. Ti chiamo. Mi risponde la sera. Scivolando fredda. Sulla mia mano. E quasi, tremo.